La Comunità Religiosa Islamica Italiana (CO.RE.IS) è l’organizzazione che riunisce il maggior numero di cittadini italiani musulmani – stimati oltre 50 mila su 1 milione e 300 mila musulmani in Italia ed ha come scopo la tutela degli interessi di religione, culto e cultura degli aderenti alla religione islamica in Italia, nonché la promozione di iniziative di carattere intellettuale, accademico e scientifico utili alla conoscenza dell’Islam.
Costituitasi nel 1993 con il nome di Associazione Italiana per l’Informazione sull’Islam (AIII), nel 2000 ha modificato il proprio statuto, prendendo il nome di Comunità Religiosa Islamica Italiana, al fine di essere riconosciuta dal Presidente della Repubblica come ente morale di culto islamico.
Da diversi anni sono attive sette sedi regionali della COREIS Italiana in Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Emilia Romagna, Lazio e Sicilia oltre alla sede nazionale di Milano nel cui complesso immobiliare è presente la moschea Al-Wahid. I referenti regionali garantiscono una distribuzione delle attività dell’associazione su gran parte del territorio nazionale e collaborano con le principali organizzazioni locali di musulmani provenienti da diversi Paesi islamici oltre che con gli Enti locali e le Istituzioni del territorio.
L’intento di far conoscere l’Islam in Italia come religione appartenente al monoteismo abramico, al pari di Ebraismo e Cristianesimo, ha portato la COREIS Italiana a promuovere in tutto il Paese numerose conferenze, lezioni universitarie, corsi di formazione e pubblicazioni.
Nel 2000, con parere unanime di tutte le forze politiche, il Consiglio Comunale di Milano ha concesso l’autorizzazione per l’edificazione della Moschea al-Wahid all’interno della sede nazionale di via Giuseppe Meda 9 a Milano, seconda moschea ufficiale dopo la Moschea di Roma. Nel 2006, Yahya Pallavicini, imam e Vice Presidente, è stato chiamato a far parte della Consulta Islamica presso il Ministero dell’Interno – collaborando prima con il Ministro Pisanu, poi con il Ministro Amato e nel 2009 con il Ministro Maroni – dove ha contribuito a tradurre la dottrina islamica in applicazioni pratiche aderenti al contesto giuridico e culturale italiano. In questo senso, già nel 1996 la CO.RE.IS. ha presentato una bozza di intesa ufficiale con lo Stato italiano. A Milano è attiva una scuola di formazione per imam italiani che ogni venerdì, nella moschea al-Wahid, pronunciano sermoni in lingua italiana. Sono inoltre numerosi i corsi sulla civiltà e la cultura islamica tenuti da membri della CO.RE. IS. nelle principali Università italiane.
Nell’ultimo decennio l’azione si è concentrata inoltre in un’intensa attività di dialogo interreligioso, in particolare con la Comunità Ebraica e la Chiesa Cattolica, grazie al Presidente, Shaykh Abd al Wahid Pallavicini, presente ad Assisi nel 1986 all’incontro ecumenico voluto da Papa Giovanni Paolo II. Un percorso che ha portato la CO.RE.IS. a partecipare, come unica rappresentanza islamica italiana, ai tre incontri mondiali di Imam e Rabbini per la Pace, l’ultimo dei quali, intitolato “Israele-Palestina: la sacralità della Pace”, si è tenuto a Parigi alla fine del 2008 all’interno del programma interreligioso dell’UNESCO. Nello stesso spirito di fratellanza e collaborazione la CO.RE.IS. ha realizzato in Italia il ciclo di incontri Imam e Rabbini italiani in dialogo, svoltosi fra il 2007 e il 2008 in sei città italiane in collaborazione con l’Assemblea Rabbinica d’Italia.
Sempre più frequenti negli ultimi anni sono le occasioni in cui la CO.RE.IS. è chiamata a rappresentare l’Islam italiano a livello internazionale. Nel 1997 ha siglato un accordo bilaterale con l’ISESCO – l’organizzazione per l’Educazione, la Scienza e la Cultura della Conferenza Islamica, la più prestigiosa organizzazione mondiale che riunisce oltre 50 Paesi islamici – e dal 2005 ne presiede il Consiglio per l’Educazione e la Cultura in Occidente.
La CO.RE.IS. ha partecipato ad un programma di scambi culturali del Dipartimento di Stato Americano per leader musulmani europei, contribuendo a numerose iniziative nell’ambito delle politiche per l’integrazione e di prevenzione del radicalismo: a Washington (Migration Policy Institute), Roma (International Organisation for Migration), Berlino (Konrad Adenauer Stiftung), Davos (World Economic Forum), Bruxelles (Commissione Europea), Baku (Consiglio d’Europa), Vienna (OSCE, Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa) e sempre a Vienna, ha partecipato al Congresso degli Imam d’Europa promosso dalla Commissione Europea.
Nell’ambito del dialogo islamo-cristiano la CO.RE.IS. ha recentemente preso parte alle iniziative del gruppo dei 138 sapienti musulmani internazionali che nel 2007 hanno inviato a tutte le autorità cristiane del mondo la lettera “Una parola comune tra noi e voi”. Yahya Pallavicini, insieme a una rappresentanza dei 138 sapienti, ha partecipato al primo Forum Islamo-Cattolico svoltosi in Vaticano nel novembre del 2008 alla presenza del Pontefice Benedetto XVI.
Come riconoscimento “per l’alto contributo allo sviluppo del dialogo interculturale e interreligioso promosso da oltre vent’anni” il Sindaco di Milano Letizia Moratti, nel dicembre 2008, ha conferito alla CO.RE.IS. ITALIANA il premio di civica benemerenza dell’Ambrogino.
Nel marzo del 2009 ha avviato con la Camera di Commercio di Milano e l’agenzia Promos il Progetto di Certificazione Halal Italia, con il quale si propone di contribuire in modo qualitativo allo sviluppo di una cultura e di una prassi rispettosa delle diverse appartenenze religiose, anche attraverso la certificazione e la distribuzione di prodotti che tengano conto delle esigenze specifiche dalla comunità islamica nazionale e internazionale. A tal fine è stato istituito un Comitato Etico per la Certificazione Halal, composto da teologi e giuristi musulmani affiancati da consulenti esterni con esperienza specifica in ambito agro-alimentare, medico e veterinario. Il Comitato Etico della CO.RE.IS. ha messo a punto uno strumento innovativo, il Disciplinare tecnico di Certificazione Halal, allo scopo di favorire nella pratica la traduzione della regole coraniche per il commercio di prodotti “made in Italy” nei settori food, farmaceutica e cosmesi. Il Disciplinare tiene conto, inoltre, delle elaborazioni stilate da prestigiose organizzazioni islamiche nel mondo con le quali la CO.RE.IS. Italiana collabora attivamente. In previsione dell’Expo del 2015 centrato sul tema dell’alimentazione, la CO.RE.IS. opera con l’intento di costituire, anche nell’ambito dei settori produttivi, un “ponte culturale” tra l’Italia e il mondo islamico.
[Scheda redatta dalla Dott.ssa Martina Ferraro – Università di Bologna, 2016]
Fonti: Sito internet e Statuto CO.RE.IS (http://www.coreis.it/13)