Rita Cutolo nasce l’11 ottobre 1948 a Roma, figlia di un uomo originario di Gaeta e di una donna abruzzese. Il nome della Santa da Cascia le fu dato da una suora che predisse per lei un grande futuro. La famiglia di Rita era di modestissime condizioni ed ella visse i primi anni della sua vita in una caserma dei granatieri adibita a rifugio per le vittime dei bombardamenti. Ricevuta una casa popolare presso Acilia (tra Roma e Ostia) la famiglia continuò a vivere di rinunce vista la scarsa entrata del padre, manovale semplice, al fronte di una famiglia di cinque membri.
Già da piccola Cutolo manifesta la propensione a servire e curare il prossimo, rappezzando le bambole che trovava nella spazzatura. Sviluppa anche un forte sentimento religioso frequentando spesso la chiesa e il nonno paterno, profondamente cattolico, il quale riusciva a guarire le persone appoggiando su di loro un bicchiere. La morte del nonno quando aveva quattordici anni costituisce una grave perdita per Cutolo, che erediterà le sue qualità taumaturgiche: salva il fratellino Enzo, moribondo per una broncopolmonite, guardandolo intensamente; non solo: guarisce la gamba ustionata di sua zia poggiandoci le mani. Almeno inizialmente la famiglia ignorerà i suoi poteri.
Nel 1966 la morte prematura del padre per un tumore al cervello spinge la ragazza, appena diciottenne, a sposarsi con Raffaele Mugnolo col fine di alleggerire la famiglia della sua presenza.
Da questo matrimonio – che si rivelò infelice – nacquero nel 1967 Gianluca e nel 1971 Antonio e (chiamati Toni e Luca). Per lungo tempo i due figli affiancheranno l’attività della madre ottenendo i medesimi esiti di guarigione.
Quando Rita scopre di avere una cisti alla mammella teme di ammalarsi di tumore a sua volta.
Viene visitata in sogno da San Michele arcangelo che, vestito da guerriero, le consiglia di poggiare la mano sul seno; seguendo il suggerimento al risveglio, la cisti scompare. Cutolo realizza definitivamente i suoi poteri guaritori e fa di questo dono, dato gratuitamente da Dio, la missione della sua vita: da lei cominciano a recarsi parenti e amici per sottoporsi ai suoi servigi; non verrà mai chiesto un compenso in denaro.
Inizialmente Rita Cutolo riceve le persone ad Acilia. Tra le persone che è riuscita a guarire c’è Lisa Flati, adolescente ricoverata in ospedale da due anni; Flati, magicamente guarita, comincia a seguire assiduamente Cutolo, finché, a suo dire, quest’ultima prevede che anche lei otterrà il potere di guarire attraverso l’imposizione delle mani: «Un giorno vidi l’Angelo che mi faceva segno
che anche Lisa avrebbe potuto guarire le persone imponendo le mani. E così fu». Cutolo parte in viaggio per curare una ragazza di Terni, e da allora comincia per lei e Flati la vita ascetica e itinerante.
Fortemente richieste, si trasferiranno dapprima a San Marino, ove resteranno per quattro mesi. Si sposteranno poi a Pian di Meleto, nel pesarese, dove per sette mesi rimarranno, al freddo,
in una casa colonica abbandonata da più di dieci anni vivendo delle offerte in viveri dei loro pazienti. Sempre in provincia di Pesaro-Urbino Flati, Cutolo e il figlio Toni (Luca inizialmente rimane a Roma per finire la scuola) si sistemano a Monte Grimano, a 800 metri di altezza. Operano poi a Colombarone (PU) e a Fano, a Pesaro, a Misano Adriatico. Per diverso tempo Cutolo e i suoi
collaboratori sono stati ospiti della struttura Raggio di Luce, a Tavullia (PU), in strada Marrone 9.
Attualmente Cutolo opera a Saludecio, in provincia di Rimini.
Rita Cutolo viene descritta come una donna semplice, schietta, che non ama parlare di sé. Il suo carisma viene concepito come un vero e proprio veicolo dello Spirito Santo che mediante lei opera sul malato, con il quale ella riesce a entrare in sintonia, provando sulla sua pelle il dolore che lo affligge. Oltre i poteri taumaturgici – ella pratica pranoterapia su pazienti spesso affetti da
malattie molto gravi o terminali – ci sono molti fatti straordinari di cui è protagonista: riesce a sollevare oggetti di qualunque peso con il sono contatto cutaneo, può provocare un innalzamento della temperatura fino a 43 gradi e sa controllare molto bene e con disinvoltura la sua energia. La donna ammette inoltre di essere sempre seguita da un Angelo custode che la guida nella sua missione, un mediatore tra lei e Dio. Ella crea disegni delle creature angeliche che affollano la sua vita.
Con il tempo Rita scopre che anche i suoi figli hanno le sue stesse capacità taumaturgiche. Le possibilità di guarigione non sono certe, ma il repertorio delle testimonianze – che a volte sono
confermate dai certificati medici – è vastissimo; tutte parlano di una fortissima energia che, sotto forma di calore, viene sprigionata dalle sue mani.
Il 29 marzo 1996 Cutolo invia una lettera a papa Giovanni Paolo II raccontando dei suoi poteri, e il 21 giugno sarà invitata dal pontefice in udienza privata. Il 24 aprile 2013 scrive una lettera a papa Francesco, che incontrerà in udienza il 5 e 17 settembre 2013, occasioni nelle quali consegna al pontefice altre lettere.
Il 23 dicembre del 2011 il figlio Luca, all’età di quarantaquattro anni, muore a causa di un incidente d’auto mentre viaggia verso Roma; di questo evento, che ha colpito anche i seguaci del movimento, la donna parla nelle lettere indirizzate al pontefice.
Nel 2019 il giornalista Vincenzo Varagona scrive su di lei un libro dal titolo Grazia e Mistero.
Viaggio nel dono e nella “missione” di Rita Cutolo che raccoglie le testimonianze di coloro che sono guariti grazie alla sua opera. Esistono altre pubblicazioni di questo tipo, come Rita Cutolo, magnetismo, fede e guarigione (1997) e Angeli (1998).
Rita e i suoi collaboratori si difendono dai nemici, che li accusano di “sfruttare la credulità popolare”, sottolineando il loro disinteresse a lucrare sui pazienti e in ogni caso ammettendo che lo scetticismo altrui ha un effetto positivo sull’unità della famiglia e della missione.
FONTI
Fabbrizi M. (a cura di), Il cielo non è lontano. Rita Cutolo e Gianluca Mugnolo, due vite al servizio del cielo, 2014 (pubblicazione del movimento).
Tauri A. M., Il potere taumaturgico di Rita Cutolo, Feletto Umberto-Tavagnacco, Edizioni Segno 2002.
Sito Ufficiale Rita Cutolo, URL: https://www.ritacutolo.it/ [ultimo accesso 11-12-2020].
© GRIS – Caterina Fratesi, febbraio 2021